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compensazione difficile in immersione: rottura del timpano

Buongiorno Dr. Longobardi, domenica 22 luglio 2012 – durante un immersione alla profondità massima di trenta metri – ho subito la perforazione del timpano. Lunedì 23 luglio mi sono recato dall’otorino che mi ha prescritto delle goccie (antibiotico del tipo ciprofloxacina: OFTACILOX 3mg/ml 5 goccie 2 volte al giorno) più un antinfiammatorio (OKI 2 volte al giorno). Leggendo le controindicazioni del farmaco (gocce)  è ben specificato: “non utilizzare in caso di presente o sospetta perforazione della membrana timpanica”. Visto che nel referto medico c’è scritto: “Otite barotraumatica sinistra dopo immersione. Otoscopia: membrana timpanica sinistra con perforazione piccola antero inferiore” la cosa mi ha lasciato un forte dubbio sulla terapia da seguire.

 

Le chiedo un consiglio o a chi mi possa rivolgere

Distinti Saluti, Ignazio (guida subacquea)

Caro Ignazio, ti ringrazio per l’attenzione.
L’approccio terapeutico in caso di barotrauma dell’orecchio medio dipende dal tempo trascorso dall’incidente. Nel tuo caso sono trascorsi tre giorni.
L’approccio terapeutico del Centro iperbarico Ravenna (su suggerimento del dr. Paolo Marcolin, Presidente dell’Associazione Otosub http://www.otosub.it) prevede terapia antibiotica per via orale (tipo Augmentin una compressa tre volte al giorno, previo parere del tuo Medico di Medicina Generale per escludere intolleranze). Puoi assumere l’antinfiammatorio (OKI) che ti è stato prescritto.
Hai ragione: evita di mettere le gocce, di qualsiasi tipo, nell’orecchio dove si sospetti una perforazione.
Attendi due settimane e poi fatti controllare l’orecchio. In Romagna consiglio la valutazione del dr. Guglielmo Arrabito presso le terme di Riolo Terme, vicino a Faenza/Ravenna (è molto competente e collabora da tempo con il Centro iperbarico Ravenna, pertanto ha esperienza per gli incidenti ORL correlati con l’attività subacquea). Puoi chiedere i suoi contatti alla segreteria del Centro (0544-500152, email: direzione@iperbaricoravenna.it).
Chiedi al dr. Arrabito di escludere la presenza di tubarite catarrale (cioè la presenza di catarro nei tubicini che collegano l’orecchio medio con il naso, di vitale importanza che siano liberi durante l’immersione altrimenti è impossibile la compensazione).
In caso di dubbio, concorda con la segreteria del Centro la visita di medicina subacquea con test di compressione in camera iperbarica per valutare – dal vivo – la compensazione durante la “discesa” e “risalita” a secco)
La buona notizia è che l’esperienza insegna che il “buco” nel timpano si chiuderà spontaneamente e potrai tornare in immersione dopo un mese dall’incidente (previa valutazione ORL e/o del medico subacqueo).
ciao, Pasquale Longobardi

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